Un piano di 10 punti per la transizione energetica
La necessità di realizzare la transizione energetica si fa sempre più stringente e proprio ieri le dichiarazioni del primo ministro inglese Boris Johnson dimostrano la crescita dell’attenzione per le cause green. Il premier si è espresso chiaramente: entro il 2030 la vendita di veicoli alimentati a benzina o gasolio andrà bandita in tutto il Regno Unito. Il limite era già stato posto al 2040, tuttavia i tempi stringono e il governo inglese ha ben pensato di anticipare di ben dieci anni la data entro la quale realizzare il passaggio.
Il piano presentato ieri 19 novembre è composto di 10 punti e nel complesso mira a trasformare il Paese in un pioniere nella lotta al cambiamento climatico e al deperimento delle fonti energetiche non rinnovabili e soprattutto altamente inquinanti. Tra le varie decisioni annunciate, spicca la volontà di eliminare del tutto l’alimentazione a base di petrolio. Per far ciò il governo si impegna a stanziare i fondi necessari per diffondere rapidamente i veicoli elettrici presso la popolazione inglese. L’impegno – concreto – va in due direzioni: il sostegno economico e la logistica.
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La rivoluzione verde annunciata da Boris Johnson passa per l’impiego di 12 miliardi di sterline – pari a circa 14 miliardi di euro – per mettere a disposizione i punti di ricarica necessari e ben 650 milioni in sovvenzioni per l’acquisto di automobili elettriche. Attualmente, infatti, comprare un veicolo alimentato dalla corrente elettrica ha costi molto maggiori rispetto alle auto che siamo abituati a conoscere. Inoltre, secondo le stime del governo inglese, tale transizione sarà in grado di creare 250.000 posti di lavoro. Inoltre sono previste l’alimentazione delle case con energia eolica, lo sviluppo della produzione a idrogeno e l’incremento di 30.000 ettari l’anno di alberi.
Nonostante i buoni propostiti non sono mancate le proteste i detrattori. Gli ambientalisti in primis, ma anche le fazioni politiche opposte, sono titubanti e ribadiscono la limitatezza del piano. In sostanza l’impegno preso è ancora troppo blando in confronto all’entità del problema. Ma Johnson ha dichiarato: “Sebbene quest’anno abbia preso una direzione molto diversa da quella che ci aspettavamo la Gran Bretagna guarda al futuro e a cogliere l’opportunità di una ripartenza più verde“.
Franca Cutilli