Il CEO Vittorio Cosma ci racconta il binomio sport AR
I trend dell’innovazione degli ultimi anni vedono svettare – tra gli altri – l’AR, impiegata nei settori più disparati. Dal 2017 la start up inglese Verafly ha portato l’universo degli sport estremi in una nuova dimensione, proprio con l’introduzione delle tecnologie più avanzate di realtà aumentata. Dalla nascita del progetto ad oggi gli sport coinvolti sono stati paracadutismo e go-karting, ma in futuro l’intenzione dell’azienda è quella di ampliare la gamma di attività.
L’intento dichiarato di Verafly è quello di andare oltre, dunque offrire a chi ama gli sport estremi esperienze ancor più entusiasmanti. Come ci ha spiegato il CEO Vittorio Cosma, nel perseguire l’obiettivo la start up pone l’accento sull’interazione, declinata in vari modi. In primis l’interazione rispetto alle componenti aggiuntive della realtà aumentata, in secondo luogo la possibilità per il pubblico di prendere parte al gioco o alla simulazione grazie ai layer di AR messi a disposizione da Verafly.
Verafly start up: il casco e Microsoft Hololens
Protagonista del progetto è il dispositivo realizzato dal team della start up in collaborazione con Microsoft: dopo il primo prototipo, il casco impiegato per le experience è stato costruito intorno a Microsoft Hololens. Tuttavia Cosma annuncia un futuro ricco di novità: oltre all’ampliamento delle tipologie di sport da integrare con l’AR, il team sta lavorando per realizzare prototipi di dimensioni ridotte e soprattutto in grado di comunicare tra loro, fino a creare un network internazionale. Insieme al casco, l’altro elemento cruciale è la dimensione indoor nel quale svolgere l’attività, fondamentale per questioni tecniche e di sicurezza.
“Il paracadutismo è solo l’inizio: il nostro casco cambia il modo in cui gli sport vengono praticati, trasmessi e il modo di interagire”, spiega Vittorio Cosma. “Oggi gli atleti possono incrementare lo sport e migliorare le loro prestazioni, mentre gli spettatori possono interagire con loro in un modo che solo pochi anni fa era inimmaginabile”. Per rendere possibili esperienze simili Verafly ha coinvolto alcuni tra i più grandi esperti del paracadutismo, come Will Penny, specializzato nel freestyle: “Lo sport si è sempre evoluto parallelamente alla tecnologia. Senza dubbio l’integrazione della realtà aumentata nel nostro settore avrà un’influenza enorme e duratura. Non potrei essere più entusiasta del fatto che tutti provino ciò che abbiamo progettato e sviluppato”, ha raccontato il campione.
In Italia l’azienda collabora con Aero Gravity, l’impianto che mette a disposizione il tunnel del vento che serve al sistema per i test di sviluppo e per l’utilizzo effettivo del casco integrato con AR. Un aspetto interessante è la versatilità dell’esperienza offerta da Verafly: il casco può essere utilizzato da esperti e non, sia per simulare effettivamente attività di livello professionistico, sia per unire lo sport al gioco. Ad esempio nel tunnel del vento – muniti di casco – ci si trova catapultati in una Escape Room ricca di enigmi da risolvere volando.
Franca Cutilli
Per saperne di più sulle novità del mondo tech, clicca qui