Microsoft e l’Istituto Neurologico Carlo Besta insieme per la telemedicina
Microsoft e l’Istituto Neurologico Carlo Besta collaborano per garantire continuità delle cure e delle terapia a distanza durante l’emergenza sanitaria che sta interessando l’intero Paese. Da sempre attento all’innovazione, la Fondazione IRCCS ha scelto di puntare sul Cloud Computing di Microsoft per abilitare un programma articolato di telemedicina durante l’emergenza Covid-19. L’obiettivo è quello di ridurre i rischi di contagio in linea con le misure di distanziamento sociale e limitare i danni collaterali legati all’interruzione dei controlli. Grazie all’utilizzo dalla piattaforma Microsoft 365, e dell’hub per la collaborazione Microsoft Teams, sarà possibile gestire tutte le comunicazioni con i pazienti in follow up.
La collaborazione tra l’Istituto e Microsoft consente, inoltre, l’interazione audio-video per visite virtuali e lo scambio di documenti clinici in tempo reale e in sicurezza. Fondato nel 1918 a Milano, l‘Istituto Neurologico Carlo Besta è un centro sanitario e di ricerca leader a livello mondiale. Si tratta di un riferimento nazionale ed internazionale per l’assistenza sanitaria e la ricerca in ambito neurologico, neurochirurgico e di neuropsichiatria infantile. L’Istituto annovera oltre il 60% dei pazienti provenienti da altre Regioni e Stati. Infatti non solo i cittadini lombardi, ma anche quelli del resto d’Italia e dell’estero hanno subito le misure di legge per contenere il contagio.
Microsoft Carlo Besta segue i pazienti a distanza
Con lungimiranza, i team clinico e IT dell’Istituto Besta hanno fatto leva sull’innovazione tecnologica per potenziare le esperienze di telemedicina già in corso. Preservando la continuità delle cure, consentono ai pazienti di collegarsi facilmente online per controlli e colloqui con i propri medici di fiducia. La piattaforma Microsoft 365 e l’hub per la collaborazione Teams hanno abilitato un nuovo sistema di visite virtuali, esteso a tutti i presidi clinici. Facendo leva su una gestione di dati più intelligente e in totale sicurezza, il Carlo Besta si propone anche di migliorare il servizio e la ricerca per potenziare il proprio approccio di medicina personalizzata.
“Il progetto di Telemedicina è sempre stato nei nostri piani di sviluppo, come modalità secondaria di accesso ai nostri servizi sanitari. L’emergenza sanitaria ha ridotto le possibilità di trasferimenti per le visite, aumentando il numero di chiamate ed email rivolte ai nostri medici da parte dei pazienti” ha dichiarato Andrea Gambini, Presidente della Fondazione. “Abbiamo allora deciso di accelerare il nostro progetto di telemedicina, basandoci su due principi: semplicità e velocità. Grazie alla piattaforma Microsoft, siamo stati in grado di dotare i nostri medici e pazienti di soluzioni per comunicare velocemente e in maniera semplice in tutte le fasi: dalla prenotazione di appuntamenti fino alla gestione della visita“.
Covid-19: Microsoft sperimenta il Cloud Computing
L’Istituto Neurologico Carlo Besta sta collaborando con Microsoft per l’integrazione di Teams nel sistema di prenotazioni ospedaliero. Lo staff amministrativo e i medici potranno così proporre sempre una doppia opzione nel pianificare una visita, fisica o virtuale. E se il paziente opterà per la modalità virtuale, verrà inviata un’e-mail con il link a cui collegarsi e un successivo reminder. Via Teams, il paziente può già condividere in modo sicuro la documentazione con il medico e compilare il modulo per il consenso informato. Interessante anche l’utilizzo di Microsoft Forms, grazie a cui è stato sviluppato un modulo per raccogliere i feedback dei pazienti.
“Siamo orgogliosi di collaborare con l’IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta, un’eccellenza sanitaria e della ricerca in Lombardia e in generale nel Paese. Il progetto del Besta mette in luce come sia possibile trasformare una crisi in un’opportunità, non solo nella fase di reazione all’emergenza, ma anche nella fase di ripresa” ha dichiarato Silvia Candiani, Ammistratore Delegato di Microsoft Italia. “Sono ancora molte le incognite che la Sanità deve affrontare. Purtroppo ai rischi del Covid-19 si sommano quelli legati a una più complicata gestione dei controlli medici e al procrastinarsi delle terapie. Ecco perché la telemedicina rappresenta una risposta per garantire la presa in carico dei pazienti e la continuità delle cure.”