Il progetto REINFORCE è una citizen science
Il nuovo progetto dell’Osservatorio Gravitazionale Europeo (EGO) vede come protagonisti i ricercatori del Dipartimento di Fisica dell’Università di Pisa. In realtà tutti potranno partecipare poichè si tratta di un caso di citizen science, ovvero “scienza partecipata”. Oggetto dello studio è il cosmo, in particolare onde gravitazionali, particelle e luce. Il progetto si chiama REINFORCE ed è coordinato dal professor Massimiliano Razzano, che afferma: “La citizen science costituisce un approccio nuovo alla ricerca scientifica, in cui tutti possono dare un contributo importante. Con il progetto vogliamo coinvolgere ancora di più le persone comuni nella ricerca e nello studio delle onde gravitazionali, una delle frontiere più nuove nello studio dell’Universo”.
Come partecipare al progetto? I cittadini potranno contribuire allo studio e all’ottimizzazione di Virgo, il più grande rivelatore di onde gravitazionali in Europa. Sarà possibile identificare le principali sorgenti di rumore (i cosiddetti glitch) che peggiorano la qualità dei dati e possono confondersi con segnali di tipo astrofisico. Il suono provocato dalle onde gravitazionali è debolissimo, come un fiammifero che cade in una discoteca. Per riuscire a catturarlo bisogna rimuovere la musica, la voce delle persone e tutti gli altri “rumori”. Allo stesso modo per rendere ancora più sensibile Virgo dobbiamo studiare le sorgenti di rumore ambientale.
REINFORCE citizen science: come partecipare
I collaboratori esamineranno estratti dei dati raccolti da Virgo e per individuare i segnali di interferenza. La caratterizzazione dei glitch sarà utilizzata per sviluppare nuovi algoritmi di machine learning. Il tutto per migliorare la sensibilità del rivelatore ai segnali gravitazionali. Stavros Katsanevas, direttore di EGO dichiara: “Rendere accessibili i dati di queste ricerche a una platea più ampia è uno strumento formidabile per avvicinare sempre più persone alle sfide della scienza. Nel progetto REINFORCE abbiamo immaginato di rendere udibili i dati raccolti dagli interferometri gravitazionali, in modo da permettere di discernere i segnali e i rumori tramite l’ascolto. Questo per altro ci permetterà di coinvolgere nel nostro programma anche le persone non vedenti”.
REINFORCE vuole infatti migliorare l’accessibilità di tutti a questi progetti. Per partecipare infatti non è fondamentale avere una specifica formazione scientifica. Con l’obiettivo di descrivere e promuovere il progetto, i ricercatori hanno organizzato il 16 ottobre il webinar “How to help scientists in the gravitational wave noise hunt”. Il progetto si articola su quattro tematiche: onde gravitazionali, neutrini di origine astrofisica, particelle elementari e raggi cosmici per studi archeologici, geologici e vulcanologici. Per realizzare la citizen science i ricercatori hanno collaborato con la principale piattaforma: Zooniverse, che ha lanciato più di 250 progetti. I cittadini-scienziati potranno dare il proprio contributo attraverso quattro portali interattivi.
Per scoprire altri eventi connessi alla tecnologia, clicca qui