Spingere sulle nuove tecnologie: così riparte l’Italia
L’evoluzione sempre più rapida delle nuove tecnologie digitali sta trasformando il sistema industriale
La rete è diventata sempre più importante per la nostra società, per la nostra vita. Le nuove tecnologie non solo rappresentano un fattore predominante per il nostro presente, ma sono sempre più un’ancora fondamentale per il futuro dell’Italia.
L’evoluzione sempre più rapida delle nuove tecnologie digitali sta trasformando il sistema industriale in modo profondo e irreversibile, con un ritmo senza precedenti. Il suo impatto è dirompente in tutti i principali settori dell’economia ed è ormai esteso su scala globale: stiamo parlando della rivoluzione dell’Industry 4.0, o “Quarta Rivoluzione Industriale”, che sta mettendo in discussione le strategie e i business model attuali delle imprese.
Negli ultimi anni l’Italia ha puntato molto sullo sviluppo dell’Industry 4.0. I più recenti dati sullo stato di adozione e applicazione delle tecnologie 4.0 in ambito industriale rivelano che l’Italia mantiene una salda posizione in Europa e nel mondo. Con circa 5.400 imprese manifatturiere high-tech2, l’Italia rientra fra i primi quattro Paesi in Europa (insieme a Germania, UK e Polonia), dove si contano nel complesso circa 46.000 imprese ad alta tecnologia.
Ampliando poi la prospettiva ai settori ad alta tecnologia (includendo cioè, oltre alla manifattura, anche i servizi), l’Italia si classifica comunque ai primi posti in Europa, con oltre 105.000 imprese. Il nostro Paese si posiziona al di sopra della media europea anche in termini di produzione e applicazione di robot industriali e di adozione di tecnologie 4.0 quali cloud, IoT, M2M communication.
Nel 2017 il Governo ha deciso di intraprendere un primo importante passo per l’evoluzione tecnologica del nostro tessuto industriale, attuando una serie di importanti misure con il “Piano nazionale Impresa 4.0”. Gli incentivi fiscali e le altre iniziative hanno riscosso ad oggi risultati positivi, come dimostra la crescita degli investimenti nelle tecnologie digitali e l’acquisto di nuovi macchinari industriali.
La robotica
Uno dei punti cardine su cui puntare nel futuro è la robotica. Nel mondo l’Italia si posiziona al settimo posto per produzione annua di 6.500 unità robotiche, con buone opportunità di crescita nei prossimi anni. Questa prospettiva appare incoraggiante: nonostante rimanga un ampio distacco rispetto alla crescita prevista per la Germania (25.000 unità), la produzione italiana di robot industriali si manterrà infatti al di sopra di altri importanti Paesi europei come Spagna (6.500), Francia (6.000) e UK (2.500).Inoltre, l’Italia si mantiene all’interno della “top 10” mondiale anche in termini di intensità robotica industriale, ovvero rapportando il numero di robot industriali alle dimensioni della forza lavoro.
IoT
Molto importante è anche lo sviluppo della tecnologia IoT (Internet of Things). Questa tecnologia in Italia ha raggiunto un valore superiore ai 3 miliardi e mezzo di euro, con una crescita del 32% rispetto all’anno precedente. Questo dato, già di per sé positivo, è la conferma di un percorso di sviluppo che prosegue a ritmo sostenuto. Negli ultimi tre anni, infatti, il valore del settore è più che raddoppiato (+139%), considerato che nel 2014 ammontava a circa 1,55 miliardi. In particolare, i comparti Smart Metering e Smart Car risultano quelli a maggior valore assoluto (rispettivamente pari a 980 e 810 milioni di euro), seguiti dallo Smart Building (520 milioni) e dalle soluzioni dell’Internet of Things per la logistica industriale (360 milioni). I comparti Smart City (320 milioni) e Smart Home (250 milioni), sebbene più contenuti in valore assoluto, risultano comunque molto dinamici, con una crescita rispettivamente del 40% e 35%.
Il cloud
Altro fattore fondamentale è legato allo sviluppo del Cloud. Il mercato italiano delle tecnologie Cloud è in continua crescita e presenta un valore di quasi 2 miliardi di euro. Tutti i settori industriali risultano coinvolti da questo sviluppo, ma è soprattutto quello manifatturiero a trainare il progresso e l’evoluzione di questa tecnologia, confermandosi uno dei più dinamici anche in Italia. Le tecnologie relative al cloud computing rappresentano inoltre un fattore cruciale per lo sviluppo dell’Industry 4.0 e dell’innovazione digitale. Esse consentono infatti di implementare numerose altre soluzioni, come la gestione delle informazioni derivanti da big data e cognitive analytics, la creazione di modelli predittivi e l’adozione di strumenti di intelligenza artificiale e machine learning.
C’è però da migliorare nel dato riguardante i lavoratori impiegati nelle imprese ad alta tecnologia. Nell’ambito dei servizi, ad esempio, il 55,6% risulta impiegato in settori knowledge-intensive (a fronte di una media UE del 58%), mentre in ambito manifatturiero la forza lavoro impiegata in imprese high-tech è del 32,2% (EU: 36,4%). Seguendo questa strada, però, l’Italia può guardare con ottimismo al futuro visto che già oggi la rete ricopre un ruolo fondamentale visto che, oltre all’ambito lavorativo ed industriale, è sempre più utilizzata dagli utenti per giocare online magari a NetBet slots oppure dagli studenti e dai lavoratori per lo smart working.