Il manager di Infinity Reply spiega l’importanza delle tecnologie Ar e Vr
“Il blocco degli spostamenti e la soppressione degli eventi causata dal Covid-19 hanno spinto le aziende a cercare soluzioni alternative per avere un contatto diretto con i clienti e replicare la realtà”: la riflessione di Roberto Del Ponte, senior manager di Infinity Reply pubblicata su Genio & Impresa apre le porte a un futuro più digitale e innovativo delle aziende italiane. Come spiega sul web magazine di Assolombarda, lo sviluppo di tecnologie di realtà aumentata e virtuale può rappresentare una svolta per molte applicazioni utili alle aziende.
Secondo uno studio di Klecha & Co, banca di investimento specializzata in tecnologia, la spesa delle aziende per sistemi di realtà aumentata (Ar) e realtà virtuale (Vr) raggiungerà i 121 miliardi di dollari. In realtà, questi strumenti digitali non sono così futuristici come si potrebbe pensare. “Cataloghi, virtual makeup, app per provare vestiti o accessori e filtri fotografici sono entrate dal telefono quasi in sordina, ma sono state accettate perché su uno strumento con cui si ha confidenza” spiega Del Ponte al progetto di Assolombarda.
Realtà virtuale e aumentata: la spesa raggiungerà miliardi di dollari
Tuttavia, ci sono diverse barriere di accesso legate principalmente al software e all’hardware delle applicazioni aziendali, dai costi di sviluppo fino alla diffusione degli strumenti per poterne beneficiare. Come suggerito da Del Ponte: “L’ideale sarebbe creare piattaforme che consentano alle aziende di predisporre in autonomia dei contenuti. Così consentirebbero di semplificare il processo e di permettere ai nuovi sistemi di dialogare con programmi già esistenti nelle aziende”.
L’adozione di sistemi di computer vision e machine learning offrono la possibilità di riconoscere situazioni, processi, luoghi e di restituire informazioni all’utente che indossa il visore. Conclude Del Ponte: “Per quanto riguarda l’assistenza da remoto, stiamo pensando a dei visori olografici ancora più agili e comodi. Consentiranno all’operatore che li indossa di tenere le mani libere. In questo modo i visori di Ar potranno essere adottati anche durante la formazione professionale, dove poter fare operazioni guidate sul campo diventerà più immediato e utile”.
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