Sostenibilità e ambiente: nel 2019 il tasso di recupero dei rifiuti si è alzato
Il Rapporto Sociale pubblicato da “Ecolight” parla chiaro: il consorzio ha gestito quasi 25 mila tonnellate di rifiuti elettronici nel 2019. Il tasso di recupero è ben superiore al 90% e oltre 350 tonnellate di rifiuti elettronici sono state raccolte attraverso strumenti di prossimità. Ecolight è un consorzio nazionale no profit per la gestione dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE). Il documento sintetizza l’attività e i dati dell’anno passato ed emerge l’importanza del tema della sostenibilità.
La sostenibilità è ovviamente il tema centrale nella mission di Ecolight. “La sostenibilità, che dà anche il titolo al nostro undicesimo Rapporto Sociale, è equilibrio” anticipa Walter Camarda, presidente di Ecolight. “Un comportamento, un’azione, una scelta per essere sostenibile deve tenere conto del proprio impatto ambientale e di quello economico; stare quindi in equilibrio. Ecolight opera con questa consapevolezza da oltre 15 anni, coinvolgendo non solamente tutti gli attori della filiera RAEE, ma anche stimolando aziende e cittadini a conferire correttamente i loro rifiuti elettronici affinché possano essere gestiti in una logica di economia circolare”.
Rifiuti elettronici: i numeri della raccolta di Ecolight nel 2019
Con un sistema di questo tipo, il ruolo dei negozi è centrale nella raccolta dei rifiuti hi-tech. Un altro aspetto chiave della coordinazione della raccolta di Ecolight sono stati gli strumenti di prossimità. Con questo termine si intende una serie di stazioni, 30 per la precisione, chiamate “Ecolsole” e adibite per la raccolta di piccoli RAEE. Sono state quasi 30 mila le persone che vi hanno lasciato materiali. Le stazioni erano posizionate in corrispondenza di importanti punti vendita e in spazi di grande afflusso, fattore che ha favorito la raccolta. Nel complesso, solo qui quasi 37 tonnellate di piccoli RAEE.
“Per ogni 10 tonnellate raccolte, più di 9 sono state avviate ad un processo di recupero di materia”. Ha spiegato il direttore generale di Ecolight, Giancarlo Dezio. Nell’ottica di una concreta economia circolare, sono state re-immesse sul mercato come “materie prime seconde” più di 9.800 tonnellate di allumino, metalli ferrosi e non ferrosi, oltre 5.700 tonnellate di materie plastiche e quasi 1.000 tonnellate di vetro. Materie tutte ottenute da processi di trattamenti dei RAEE. Si tratta di un progetto sostenuto dal Ministero dell’Ambiente e sviluppato con il dipartimento di Ingegneria meccanica e industriale dell’Università di Brescia e Stena Recycling. I risultati sono un miglioramento qualitativo e quantitativo dei processi di recupero delle plastiche contenute nei piccoli RAEE.