Con 15 macchine è capace di elaborare oltre 2500 tamponi al dì
Il Distretto Rotary 2042, avvalendosi della competenza e della collaborazione dell’ASST Bergamo Est, con Porsche Consulting e Multiply Labs (una start up con sede negli USA, ma creata da giovani bergamaschi) e in accordo con la ATS di Bergamo, ha reso possibile un progetto pilota per la sperimentazione di tecnologie innovative e di modalità organizzative capaci di rivoluzionare i processi operativi delle strutture di laboratorio per la rapida analisi di tamponi.
I 250.000 Euro donati alla ASST Bergamo Est e raccolti attraverso il progetto finanziato dal Distretto, a cui hanno aderito diversi imprenditori della zona, ha consentito l’acquisto di macchinari, kit altamente avanzati e reagenti installati nel laboratorio di circa 300 mq. presso il Presidio Ospedaliero Territoriale di Calcinate. La sperimentazione è cominciata e i montaggi delle robotizzazioni, così come le prove sul campo, sono oramai terminate.
Foto: Ufficio Stampa
Laboratorio Calcinate: l’iniziativa rivoluzionaria contro il Covid
La linea di 15 macchine ha già iniziato a processare tamponi. Può elaborare un tampone ogni 28 secondi, per un totale di 2500 tamponi al giorno. Tecnologie altamente sofisticate insieme a processi di digitalizzazione innovativi sono coadiuvati da un team composto da circa 12 persone. Troviamo dirigenti e tecnici, volontari e un servizio di assistenza da remoto per le questioni informatiche e biomeccaniche. Da qualche settimana è entrato a far parte degli addetti ai lavori anche Yumi, robot collaborativo creato da ABB Robotics. E’ arrivato per coadiuvare i tecnici di laboratorio in alcune operazioni critiche del processo, garantendo affidabilità e sicurezza.
“Con questa azione – dichiara il Governatore Navarini – siamo riusciti tutti insieme a far evolvere la medicina di laboratorio verso un modello di tipo industriale. Mantenendo standard qualitativi eccellenti, può incrementare esponenzialmente la quantità di prestazioni erogabili, riducendone drasticamente i costi. Ciò può garantire la sostenibilità da parte del sistema sanitario nazionale. Si tratta di un’iniziativa rivoluzionaria, per il momento a disposizione della provincia di Bergamo, il cui modello sarà poi messo gratuitamente a disposizione del sistema sanitario italiano e di quello degli altri Paesi europei interessati”.
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