PunchLab è la startup che ha trasformato il sacco da boxe in un device interattivo
PunchLab è una startup che ha sviluppato un’app per rendere interattivi e personalizzati gli allenamenti degli sport da combattimento collegando semplicemente lo smartphone degli utenti al sacco da boxe L’applicazione ha chiuso un aumento di capitale da 300 mila euro guidato da Barcamper Ventures Lazio e Barcamper Ventures, fondi di investimento gestiti da Primomiglio SGR S.p.A., cui ha partecipato anche LVenture Group. “Fin dal nostro primo incontro siamo rimasti favorevolmente colpiti dal team di PunchLab per la chiarezza della visione strategica, l’ottima conoscenza del settore e la capacità di sviluppo del prodotto. Il fitness è una delle industrie che ha subito maggiormente l’impatto dell’emergenza attuale e nel futuro le piattaforme online avranno un ruolo fondamentale nel fornire esperienze personalizzate capaci di soddisfare le esigenze di tutti i target del settore: palestre, istruttori free-lance, appassionati di sport da combattimento”, ha dichiarato Franco Gonella, membro del Consiglio di Amministrazione di Primomiglio SGR.
L’app di PunchLab porta nel futuro gli sport da combattimento, trasformando il sacco da boxe in un device capace di rispondere alle esigenze degli atleti tracciando l’allenamento, il numero di colpi, la potenza e fornendo statistiche in real-time, oltre alle serie storiche dei progressi realizzati. Tutto ciò senza l’aggiunta di alcuna componente hardware: è infatti sufficiente scaricare l’app di PunchLab e applicare lo smartphone al sacco da boxe con una fascetta elastica. Grazie a PunchLab è inoltre possibile collegare più sacchi in maniera wireless per abilitare le palestre a lezioni e sfide di gruppo basate sulla “gamification”, con una classifica centralizzata, dove visualizzare in tempo reale punteggi e progressi.
“Il supporto di Primomiglio e LVenture Group a PunchLab dimostra che l’Italia è capace di puntare su progetti ambiziosi, pronti a sfidare mercati in grande espansione come quello dell’home-fitness. Grazie a questo finanziamento oggi PunchLab è pronta a crescere ulteriormente e, forte del suo focus sugli sport da combattimento, è in grado di competere ad armi pari con gli altri players internazionali”, ha affermato Valerio Raco, CEO di PunchLab. L’AUT University di Auckland (Nuova Zelanda) sta inoltre testando la possibilità di utilizzare PunchLab nell’ambito di una ricerca sugli effetti migliorativi della boxe nelle persone affette dal morbo di Parkinson, oggetto di studio anche del Ph.D. di Valerio Raco, CEO della startup.
La facilità di utilizzo e sviluppo, assieme alla varietà degli allenamenti offerti, sono i grandi vantaggi di PunchLab rispetto ai competitor, soluzioni basate su sensori, molto costose e impossibili da aggiornare. La startup, accelerata durante il XV° programma di LUISS EnLabs, l’acceleratore d’impresa di LVenture Group, in poco più di un anno dalla sua nascita è oggi utilizzata da utenti appassionati di sport da combattimento in tutto il mondo, con una presenza in 65 Paesi e una netta prevalenza negli Stati Uniti. L’emergenza Covid-19 non ha rallentato il percorso di crescita della startup, che in questo periodo ha quintuplicato le vendite dell’applicazione.
“PunchLab ha saputo intercettare un trend in grande crescita, quello della trasformazione digitale dello sport e del fitness e oggi la startup è leader nella digitalizzazione degli sport da combattimento. La startup ha dimostrato fin dal principio di saper puntare al mercato internazionale con una soluzione altamente scalabile e siamo convinti che, anche grazie a questo aumento di capitale, potrà continuare il suo processo di espansione”, ha affermato Luigi Capello, CEO di LVenture Group.
Per sapere tutte le ultime novità sulle startup, visita la sezione dedicata.