
BOOM@Home è un servizio che aiuta la digitalizzazione dei ristoranti nella fase 2
BOOM, start up italiana nata nel 2018, sfruttando l’intelligenza artificiale, offre un nuovo modo di lavorare ai fotografi freelance e condividere contenuti visuali di alta qualità a business in tutto il mondo. La tech-company amplia la propria offerta con una soluzione che aiuta fotografi e ristoranti nella fase 2. L’azienda ha recentemente lanciato un nuovo servizio chiamato BOOM@Home che permette ai fotografi di continuare a lavorare in sicurezza e ai ristoratori di tutto il mondo di continuare a ricevere immagini di alta qualità. Il servizio BOOM@Home è stato testato a partire da marzo su Milano, ed è ora disponibile nei 60 Paesi in cui l’azienda opera. BOOM ha finora raccolto $4 milioni in finanziamenti, ed è una delle poche realtà italiane che è riuscita, in poco tempo, a espandere le proprie attività a livello globale, operando attualmente in oltre 60 Paesi con un network globale di 35.000 fotografi freelance.
Per far fronte alle restrizioni dovute alla pandemia di Covid-19, nelle ultime settimane molti ristoranti hanno iniziato ad offrire ai propri clienti servizi a domicilio, in modo indipendente o affiliandosi a piattaforme di food delivery. Ciò ha portato a un aumento delle richieste di immagini di piatti da mettere online, un trend già in forte ascesa negli ultimi anni (negli ultimi 2 anni è infatti aumentata dell’80%). È comprovato che l’utilizzo di immagini sul menù aumenti le conversioni online del 25% e le vendite fino al 30%. Per questo motivo BOOM ha deciso di avviare BOOM@Home per permettere ai ristoratori di continuare a fotografare i loro piatti in alta qualità. Il servizio funziona in questo modo. I piatti da fotografare vengono preparati dal ristorante per il quale è stato prenotato lo shooting e poi inviati direttamente a casa del fotografo, proprio come se li avesse ordinati online. Sarà il fotografo stesso a creare il setting e adattare le stoviglie migliori per la fotografia. La qualità delle foto e la rapidità della post-produzione, garantita dal software proprietario di BOOM basato sull’Intelligenza Artificiale, sono le stesse di sempre, così come la consegna delle immagini in 24 ore.

Foto: Pexels
Questo nuovo servizio permette ai fotografi di lavorare in completa sicurezza evitando di recarsi in studi professionali e di entrare in contatto con troppe persone. Inoltre consente anche ai ristoratori di preparasi al meglio alla fase 2 che per molti prevede la digitalizzazione del menù. Vengono inoltre ridotti drasticamente i casi di cancellazione last-minute di un servizio, e i tempi di realizzazione vengono ottimizzati. Federico Mattia Dolci, co-fondatore e CEO di BOOM, ha commentato: “Come per ogni startup, il cambiamento fa parte del nostro DNA, quindi è stato naturale per noi pensare a come adattare la nostra offerta alla attuale situazione globale. Per noi è importante continuare a dare opportunità lavorative alla nostra community globale di fotografi freelance. Allo stesso tempo, siamo orgogliosi di poter supportare il comparto della ristorazione, aiutandoli a portare online il loro business con
successo”.
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