Vetrya propone una soluzione per il mapping basato sull’Intelligenza Artificiale
Pj19 è il nome della soluzione proposta da Vetrya per il tracciamento della diffusione della malattia provocata dal Coronavirus. Il sistema utilizza gli smartphone e il mapping, e grazie all’intelligenza artificiale Pj19 ricava le correlazioni esistenti tra individui e fornisce i dati di diffusione del Covid-19 alle strutture competenti. Il progetto di Vetro è supportato anche dal CNIT, che consorzia oltre 37 università e 8 unità di ricerca presso il CNR.
Vetrya è un gruppo italiano quotato alla Borsa di Milano e leader nello sviluppo di servizi, piattaforme e soluzioni digitali. Luca Tomassini, Presidente e Amministratore Delegato di Vetrya, afferma: “È il nostro contributo al Paese, per supportarlo nella lotta al Covid–19 nel rispetto dei dati degli italiani”. Il progetto Pj19 è la risposta di Vetrya all’iniziativa “Innova per l’Italia”, l’iniziativa congiunta promossa dai ministri Paola Pisano (Innovazione Tecnologica), Stefano Patuanelli (Sviluppo Economico) e Gaetano Manfredi (Università e Ricerca Scientifica), a sostegno della struttura del Commissario Straordinario per l’emergenza Coronavirus, Domenico Arcuri.
Luca Tomassini spiega che la loro soluzione, Pj19, consente di mappare sul territorio nazionale la diffusione e la correlazione degli individui del Covid-19. Attraverso gli smartphone e l’intelligenza artificiale si possono tracciare i contagiati e fornire alle strutture competenti i dati in tempo reale per tracciare l’andamento del Coronavirus. In un’intervista all’emittente Sky TG24, Tomassini spiega che “Il progetto è indipendente dagli operatori di telecomunicazioni e prevede una applicazione da installare sul proprio smartphone e una piattaforma di analisi delle correlazioni”.
Pj19 è una soluzione innovativa frutto delle competenze italiane, che si avvale del supporto del Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni e 8 unità di ricerca presso il nostro CNR. L’intenzione è sempre e comunque quella di tutelare al massimo la privacy dei dati personali degli Italiani. “È fondamentale che tutti i dati devono essere raccolti e custoditi in mani affidabili e pubbliche ed oggi queste caratteristiche possono essere rappresentate solo da SOGEI, la società del Ministero dell’Economia e delle Finanze che rappresenta un polo di eccellenza tecnologica e che custodisce già i dati di 60 milioni di cittadini italiani”, conclude Luca Tomassini.