La Ferrari ha adottato alcune misure precauzionali per il diffondersi del Coronavirus: vietato l’accesso a dipendenti e visitatori
Negli ultimi giorno non si smette di parlare della diffusione del nuovo virus COVID-19, meglio conosciuto come Coronavirus. Anche grandi aziende, come Ferrari, sono costrette a prendere delle misure precauzionali speciali per contrastarne la diffusione e gestire al meglio l’emergenza causata in Italia dal virus, che registra 229 casi accertati.
Le zone ad essere maggiormente colpite sono in Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, ma il numero nelle altre regioni è in continuo aumento. Ferrari per contrastare il problema ha deciso di vietare l’accesso ai dipendenti che sono residenti nelle aree dei focolai o che sono passate per le aree interessate dal contagio. Inoltre, anche le stesse autorità locali hanno deciso di prevenire la propagazione del virus, chiudendo i musei di Maranello e Modena.
Con la chiusura dei musei sono state sospese tutte le visite di esterni, inclusi gli abituali “Factory Tour” in fabbrica, e i viaggi di lavoro ritenuti non necessari. La situazione viene monitorata costantemente e, come molte aziende, è indispensabile adottare misure di sicurezza ancora più drastiche, se sarà necessario. Le restrizioni potrebbero riguardare anche il personale della Gestione Sportiva che lavora al Mondiale di Formula 1.
Come è stato adottato anche da altre aziende italiane, si sta ipotizzando un possibile svolgimento del lavoro in “remote working“, ovvero lavoro da remoto per gli ingegneri. Questo tipo di approccio è già stato applicato al gruppo che lavora nel garage remoto e cura le strategie della squadra, con a capo Inaki Rueda, ingegnere spagnolo, Head of Strategy di Maranello. Per quanto riguarda l’inizio della stagione del 15 marzo non ci sono particolari allarmi. Tuttavia, la Liberty Media ha cancellato dal calendario il GP della Cina con data ancora da destinarsi.