Le Big Tech temono il coronavirus e adottano sistemi di precauzione
Gli esperti cercano ogni giorno di prevedere le possibile conseguenze economiche a livello cinese del coronavirus, la nuova epidemia sviluppatasi in Cina a inizio gennaio. Oltre a creare problemi a danno della salute, il coronavirus potrebbe causare un calo delle vendite del 10% nel settore tecnologico.
Apple e altre Big Tech hanno deciso di adottare un sistema di precauzione per i propri dipendenti e clienti, chiudendo temporaneamente tutti gli store e gli uffici presenti in Cina fino al 9 febbraio. Questo sistema era già stato adottato poche settimane fa con tre negozi all’interno dell’area maggiormente interessata al contagio. Una soluzione analoga è stata quella di Google che ha chiuso gli uffici di Taiwan e Hong Kong.
Nell’area di Wuhan ci sono alcuni fornitori del gruppo Cupertino e le ripercussioni in fatto di business diventano reali. Uno dei maggiori problemi è il rallentamento delle attività dei fornitori cinesi di Apple, come ad esempio il prolungamento delle festività del Capodanno cinese per contenere il contagio dell’epidemia.
Inoltre, si pone particolare attenzione ai lavoratori che viaggiano per lavoro, cancellando numerose trasferte considerate non indispensabili. Oltre alla chiusura di diversi store e uffici e ad un rallentamento dell’attività lavorativa, il coronavirus potrebbe posticipare il lancio dell’iPhone SE 2 previsto per marzo. Questa notizia non è certa, ma Apple ha già confermato le difficoltà relative al coronavirus.