Al via il crowdfounding dell’energia: 4 giovani imprenditori rivoluzionano il mondo dello sviluppo sostenibile
In tutto il mondo il movimento di protesta contro il cambiamento climatico è guidato dai più giovani, ma in Italia i giovani imprenditori sentono di poter fare la differenza nelle scelte che possono influenzare il destino del pianeta e scendono in campo con progetti solidi e consistenti: un esempio è Ener2Crowd.
L’ultimo e più innovativo esempio è rappresentato da questa start up 100% italiana. Nata nel giugno 2018 dall’idea di tre giovani ingegneri e un economista, l’azienda ha una mission ben precisa: costruire un futuro migliore, rivoluzionando il mondo degli investimenti in favore della sostenibilità ambientale ed energetica.
Niccolò Sovico, Sergio Pedolazzi, Giorgio Mottironi e Paolo Baldinelli sono i “Fintastici Quattro”, neologismo originato dalla giocosa crasi di financial technology, “FinTech”, che hanno ideato questo innovativo crowdfounding energetico, destinato a sostenere la crescita del “lending” grazie a progetti proposti al “crowd”.
In questo modo tutti i cittadini potranno diventare “greenvestor”. Ener2Crowd ha una previsione di investimenti di circa un milione di euro per i prossimi 5 mesi (da novembre 2019 a marzo 2020) su una pipeline totale di circa 5 milioni di euro, prevista entro la fine del prossimo anno, per poi quintuplicarsi entro il primo biennio.
Il primo progetto è già online ed è proposto da un’importante azienda che ha permesso all’Italia di posizionarsi tra i primi Paesi al mondo nella produzione di energia da fonti rinnovabili. Si tratta di “Samso SpA“, l’Energy Service Company attiva a livello nazionale e specializzata nella consulenza tecnica e finanziaria per tutte le imprese che ricercano una migliore efficienza in ambito energetico.
Il progetto ha un valore ambientale estremamente rilevante. Obiettivo: la realizzazione di un impianto di illuminazione a led con contratto di “servizio energia” presso una società leader mondiale nella produzione di batterie. L’installazione permetterà un risparmio nei consumi finali e porterà ad una riduzione annua di 365 tonnellate di emissioni di CO2, pari all’effetto di una piantagione di 36.500 alberi.