Investendo in sostenibilità l’azienda vince un premio europeo
Bofrost, leader in Italia per la vendita a domicilio di prodotti surgelati, taglia il 50% dei consumi energetici legati alla refrigerazione industriale, investendo in sostenibilità e innovazione. A San Vito al Tagliamento, infatti, l’energia solare alimenta un impianto di refrigerazione a CO2 non dannoso per l’ozono. L’impianto in questione viene usato sia per le celle frigorifere dell’azienda di surgelati che per l’aria condizionata degli uffici. L’acqua calda ottenuta dal processo di raffreddamento, invece, si recupera per usi interni.
Questa scelta e l’impegno profuso per la realizzazione dell’impianto hanno permesso a Bofrost di vincere il prestigioso premio europeo “Best in Europe in sector Industry” assegnato all’evento ATMOsphere Europe 2019, dedicato alla refrigerazione industriale. La motivazione data dalla commissione giudicante risiede proprio nell’innovativo impianto di refrigerazione a CO2 che taglia del 50% i consumi energetici dei magazzini frigoriferi. Uffici, magazzini e celle frigorifere a – 23°C costituiscono una sede di 15.000 metri quadri.
“Il nuovo impianto è entrato in funzione a giugno 2019 ed è un passo fondamentale nel percorso di Bofrost verso la riduzione dell’impatto ambientale delle proprie attività – ha spiegato l’amministratore delegato di Bofrost Italia Gianluca Tesolin –. In particolare, per il nostro stabilimento centrale, abbiamo voluto realizzare qualcosa di innovativo: un impianto di refrigerazione a CO2, soluzione oggi all’avanguardia per tecnologia e sostenibilità, ma anche molto complessa da implementare su realtà di grandi dimensioni come la nostra. Altro motivo di orgoglio è essere riusciti nell’intento grazie a un progetto innovativo studiato assieme a un fornitore italiano, la Crea SpA“.
Quello installato da Bofrost è un impianto di refrigerazione industriale transcritica CO2 che ha sostituito il sistema precedente che impiegava fluidi refrigeranti HFC (idrofluorocarburi). Il nuovo impianto è costituito da due centrali frigorifere che forniscono oltre 800kW e serve sia a garantire le basse temperature nei magazzini dove sono stoccati i surgelati, sia a fornire aria condizionata agli uffici.
La scelta della CO2 per la refrigerazione offre numerosi vantaggi: “È un gas naturale, non tossico, non infiammabile e non dannoso per l’ozono, il cui impiego riduce l’emissione di gas serra” spiega Fabio Roncadin, responsabile Qualità e supply chain di Bofrost Italia. “L’impianto è alimentato dai pannelli solari installati sul tetto dell’edificio – prosegue – e l’efficienza è tale che l’energia immagazzinata durante il giorno è sufficiente anche per la notte, quando l’impianto”.
Nel complesso il progetto vuole massimizzare sotto tutti i punti di vista i vantaggi legati alla sostenibilità ed al vantaggio energetico, pur stando in un settore tradizionalmente ad alto consumo come quello della surgelazione industriale. Conclude Tesolin: “Il nostro impegno su questi temi è sempre alto e si estende anche alle nostre filiali sul territorio italiano, una cinquantina, per le quali negli ultimi anni abbiamo intrapreso progetti di rinnovo che puntano sul fotovoltaico e su soluzioni innovative per la sostenibilità“.