Ecco il piano di Peter Goodman per ridurre il CO2 emesso dai paesi del G7
A svelare questo piano è l’ingegnere Peter Goodman, presidente e ceo di Solar Power Network, leader mondiale nel settore solare industriale. Goodman negli ultimi mesi si è dedicato a sviluppare per un importante gruppo industriale un piano di realizzazione di impianti fotovoltaici per autoconsumo reale o virtuale che permetterà in 18 mesi di abbattere il 2,5% di tutte le emissioni di cui i Paesi del G7 sono responsabili per produrre l’energia elettrica da fonti non rinnovabili.
“Oggi stiamo costruendo un percorso di transizione dei modi di produrre, distribuire e consumare l’energia che è molto simile a quello vissuto dalla telecomunicazioni nei decenni passati. Partiamo da un modello di produzione centralizzata, di distribuzione complessa e inefficiente e miliardi di punti di connessione. Arriveremo a un’organizzazione più leggera, agile e responsabile, in cui i consumatori sono anche produttori” spiega Goodman.
Solar Power Network, attraverso l’innovativo strumento del GPPA (Green Power Purchasing Agreement), consente di concretizzare una nuova forma di comodato d’uso degli impianti. L’unico vincolo è l’acquisto per un certo periodo dell’energia elettrica autoprodotta ad un prezzo più economico di quello precedente. L’autofinanziamento (l’impianto si ripaga con l’acquisto dell’energia stessa) permette poi alle aziende di possedere dopo 10 o 15 anni una rete energetica privata.
Il modello di business di Solar Power Network è quindi quello di realizzare gli impianti fotovoltaici per “autoconsumo”. La formula del GPPA consente al cliente di veder realizzato gratuitamente l’impianto sulla base delle proprie esigenze energetiche, attraverso l’acquisto mensile dell’energia prodotta dall’impianto, ad un prezzo più basso di almeno il 20% di quella precedentemente acquistata dalla rete.
“Ma non è solo una questione meramente economica” puntualizza Giorgio Mottironi, senior partner di BAngels, società che supporta Solar Power Network nello sviluppo del mercato italiano. “Oggi scegliere il solare, per le industrie e le corporate, è una responsabilità per la dimensione sociale ed ambientale in cui operano. Non esiste altra via più efficace per ridurre il proprio impatto in termini di emissioni di CO2 o climalteranti e dare una veste completamente diversa al modo in cui si può essere percepiti dal mercato e dai consumatori” continua Mottironi.