Sicurezza alimentare come fattore principale per essere competitivi
Le aziende del Food & Beverage percepiscono l’importanza delle tecnologie digitali per la sicurezza alimentare, ma non hanno ancora compreso esattamente come applicare soluzioni come la blockchain. È quanto emerge dall’indagine “Il futuro della sicurezza alimentare: quale il prossimo passo? “condotta da DNV GL che ha coinvolto oltre 1.600 professionisti del settore in tutto il mondo. Soltanto 1 azienda su 10 utilizza già oggi le nuove tecnologie per garantire la sicurezza alimentare. Da qui a 3 anni si prevede che il rapporto salga a quasi 4 su 10.
DNV GL è uno dei principali enti di certificazione a livello mondiale. Aiuta le aziende di ogni settore ad assicurare le prestazioni delle proprie organizzazioni, dei prodotti, delle persone, delle strutture e delle catene di fornitura attraverso servizi di certificazione, verifica, e attività di formazione. Affianca i propri clienti nello sviluppo di performance di business sostenibili e nella creazione di fiducia da parte degli stakeholder.
La blockchain può essere associata all’ambiente alimentare poiché permette di garantire maggiore tracciabilità e assicurano nuovi livelli di sicurezza (food safety). I dati sono inseriti e gestiti da tutti gli attori della filiera senza la necessità di appoggiarsi a “documenti cartacei” o a terze parti parti fisiche che certificano i vari passaggi. Questo è un aspetto importante: la sostenibilità economica, la capacità di unire l’alta affidabilità nella sicurezza delle transazioni alla massima accessibilità in termini di costi. Questo genera automaticamente elevati livelli di fiducia e garanzia.
La Blockchain non si ferma dunque alla finanza, dove ha certamente trovato uno dei terreni a più alto tasso di interesse. Essa sta seminando nuove opportunità di gestire in modo innovativo i rapporti, le transazioni, i contratti, le modalità di controllo in tanti altri settori come appunto il retail, il manufacturing, la filiera del food e la smart Agriculture.
Tra gli altri temi emersi dall’indagine si segnala che le principali motivazioni che spingono a implementare la sicurezza alimentare sono la salvaguardia della salute dei consumatori (88%), seguita da leggi e normative (69%) e dalle esigenze dei consumatori (60%).