La protesi Adam’s Hand creata da BionIT Labs vuole trasformare le disabilità in nuove possibilità
ADAM’S Hand, acronimo di “A Dialogic, Adaptive, Modular, Sensitive Hand”, è una protesi per la mano rivolta sia a chi nasce privo dell’arto a causa di patologie, sia a chi lo ha perso a causa di eventi traumatici. Il prototipo nasce dall’idea di un ingegnere meccanico, Giovanni Zappatore, che ha deciso di trasformare la sua tesi di laurea in una startup.
Adam’s Hand può essere utilizzata per amputazioni fino al livello del gomito e permette di afferrare gli oggetti tramite l’apertura e la chiusura di tutte le dita che, mosse da un solo motore, si adattano automaticamente a forma e dimensioni degli oggetti impugnati.
Tale meccanismo “adattivo”, in fase di brevetto, è composto da ingranaggi in metallo, che rendono la protesi robusta, mentre le falangi sono stampate in 3D, rendendola la prima protesi al mondo con lunghezza delle dita personalizzabile per ogni utente. La protesi non è invasiva: la sua attività infatti è determinata dalla contrazione dei muscoli presenti nella parte residua dell’arto, i cui segnali sono rilevati tramite dei sensori elettromiografici.
BionIT Labs S.r.l. è una startup innovativa, con sede a Lecce, che progetta e sviluppa dispositivi medicali innovativi applicando le Tecnologie Informatiche alla Bionica, con l’obiettivo di trasformare le disabilità in nuove possibilità. Viene fondata nel febbraio del 2018, a seguito della vittoria del finanziamento a fondo perduto da 30.000€. L’azienda fornisce inoltre servizi di consulenza ingegneristica nei campi della meccanica, elettronica, informatica, biomedica.
Il Team ha un’età media di 30 anni ed è attualmente composto da 12 professionisti altamente motivati e competenti. Il gruppo collabora con l’Università del Salento, il Politecnico di Bari e il Politecnico di Torino per quanto riguarda le attività di ricerca, e accoglie anche laureandi che sviluppano tirocini e lavori di ricerca su progetti paralleli, che andranno ad ampliare le funzionalità di Adam’s Hand. Assieme a loro collabora anche un ragazzo, Paolo Congedo, che ha ricevuto in beneficenza una protesi Adam’s Hand.