Il tema principale del FED2019 è il cambiamento e la trasformazione
Si è tenuta al Mico di Milano la quarta edizione del Forum dell’Economia Digitale, ideato e realizzato da Facebook Italia e Giovani Imprenditori Confindustria. Il tema di quest’anno è stato “Be the change“: la trasformazione economica, sociale e tecnologica del futuro. “Ogni anno al FED si parla di cambiamento, ma il focus di questa edizione è la parte attiva di questo cambiamento, perché se c’è chi ne rimane spaventato, molti altri riescono invece a sfruttare il cambiamento per creare qualcosa di innovativo” ha spiegato Giulio Ravizza, Country Marketing Manager di Facebook.
Tanti gli ospiti dell’evento, tra cui: Enrico Mentana, Direttore TG La7; Paolo De Nadai, Fondatore Scuolazoo & Weroad; Nerio Alessandri, Fondatore e Presidente Technogym; Marco Siracusano, Amministratore Delegato Poste-Pay; Roberto Cingolani, Direttore Scientifico IIT; Rita Cucchiara, Direttrice Lab Cini; Valeria Cagnina & Francesco Baldassarre, Co-Founder & Mentor di OFpassiON; Oscar Di Montigny, Sustainability & Value Strategy Officer di Banca Mediolanum; Filippo Perini, Head Of Design Italdesign Giugiaro; Gian Luca Comandini, membro Task-Force Esperti Blockchain del Ministero dello Sviluppo Economico; Paolo Moretti, Chief Commercial Official Merine di Rina; Sanja Kon, VP Global Partnership and Communication di Utrust oltre alla presenza, in chiusra, del Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte.
Tra i primi interventi del Forum dell’economia digitale Roberta Cocco, assessore alla Trasformazione digitale, che dichiara “Milano è anche la più grande area di sperimentazione 5G in Europa e ne andiamo orgogliosi: è un’innovazione che porterà grande valore aggiunto per cittadini e imprese. Dalla nostra città vogliamo contribuire a spingere l’Italia verso l’innovazione”.
Enrico Mentana racconta la nascita della testata giornalistica Open. Il suo scopo è dare voce a giovani professionisti. Interviene poi Paolo Moretti, di Rina: “La quarta rivoluzione industriale sfrutta tecnologie abilitanti capaci di connettere gli asset ovunque si trovino. Una disruption che impatta tutti i settori, incluso quello navale, in cui il digitale ha cambiato gestione e controllo della flotta”.
Gian Luca Comandini e Sania Kon parlano di Blockchain e di come questo sistema innovativo possa aiutare a superare il problema della fiducia. Eliminazione di intermediari, abbattimento di costi, riduzione dei tempi di ricezione dei pagamenti. Un aiuto concreto per le piccole e medie imprese che rappresentano oggi gran parte del panorama del nostro paese.
Alessio Rossi, presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria sottolinea l’apporto che il digitale può dare al cambiamento dei processi industraili del Paese: “Innovazione e digitalizzazione sono la risposta a ogni domanda su come far crescere l’Italia. E il cambiamento che portano nei settori tradizionali dà l’opportunità di trasformare le imprese, creare nuovi spazi di business, esplorare mercati nuovi”.
Luca Colombo, Country Director Facebook Italy spiega: “Il nostro vuole essere un invito a osare e porsi obiettivi ambiziosi per conquistare nuovi traguardi e raggiungere dei cambiamenti concreti perché uno dei principali abilitatori del cambiamento è proprio il digitale. Ma per sostenere il suo sviluppo sono necessarie delle forti competenze. Questo cambiamento aumenterebbe gli investimenti e l’occupazione e migliorerebbe il tasso di innovazione nelle imprese”.
Concludono la giornata l’intervento di Roberto Burioni, medico e divulgatore scientifico, che parla di quanto sia importante l’informazione, la conoscenza e la diffusione di informazioni corrette per combattere le fake news. “Basta una sola persona che dica che c’è un pericolo, per farle scappare tutte”.
La giornata si chiude con l’intervento del Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, che fa una lunga introduzione ringraziando gli innovatori di oggi. Afferma che la politica dovrebbe ispirarsi alla loro attitudine. Continua con una riflessione su quanto stia andando veloce la quarta rivoluzione industriale, citando il report del World Economics Forum, “The future of jobs 2018”, in cui le previsioni non riguardano il mondo tra 50 anni, ma tra 5, 10, al massimo 20 anni.
“Per ogni lavoro che portano via le nuove macchine, ne creano altri. Come diceva Schopenhauer, quando ci si trova davanti ad una innovazione di questa portata, deve essere una distruzione creatrice. Una potenziale distruzione deve diventare trasformazione” conclude Conte. “Dobbiamo trasmettere alle nuove generazioni un metodo di studio efficace partendo non dal “cosa imparare” ma dal “come imparare”.