30 anni di World Wide Web
Compie 30 anni l’invenzione che ha rivoluzionato il mondo
12 Marzo 2019: il WWW, per gli amici “la rete” compie 30 anni. Non è semplice raccontare come fosse il mondo prima di una connessione di tale portata, prima che, il 12 Marzo 1989, l’informatico e ricercatore Britannico Tim Berners-Lee insieme a Robert Cailliau gettò al CERN di Ginevra le basi del WWW.
Cos’è il World Wide Web
Il World Wide Web è il sistema che è stato in grado di fornire, da 30 anni a questa parte tramite la rete dei computer, un accesso permanente a una grande varietà di informazioni disponibili in diversi formati, tramite un aspetto molto semplice. Usando un interfaccia software sul web, come Internet Explorer, Mozilla, Netscape, Lynx, etc, il WWW ha cambiato il modo con cui la gente crea e visualizza le informazioni e da qui è stata sviluppata la prima vera rete ipertestuale globale.
Alla base del successo del WWW ci sono state molte sue caratteristiche, tra le quali la possibilità di raggiungere informazioni da tutto il mondo in modo rapido, informazioni che possono essere scritte nei formati più diversi, come testo, figure, immagini, suoni o filmati.
La semplicità d’uso è sicuramente un fattore chiave che ne ha permesso la diffusione e lo sviluppo su scala mondiale. È sufficiente infatti avere a disposizione un computer collegato ad internet con un browser web per poter navigare nel sistema. A questa caratteristica è inoltre associata la leggibilità universale del web, ovvero la possibilità di potersi connettere ad internet tramite qualunque tipo di computer indipendentemente dal tipo con cui le informazioni sono state scritte e indipendentemente dalla macchina in cui le informazioni risiedono. Gli elementi che hanno reso il Web molto popolare non sono però nati insieme al web ma derivano da idee precedenti, idee riutilizzate a favore delle sviluppo del web stesso.
Un po’ di storia
Alla fine degli anni ’80 Il CERN (European Organization for Nuclear Research) doveva affrontare il problema di continue e importanti perdite di informazioni dovute principalmente al fatto che le informazioni erano archiviate e distribuite su sistemi diversi consultabili con programmi e chiavi di lettura specifiche. Ogni gruppo di lavoro aveva propri sistemi per la gestione delle informazioni ed i sistemi non potevano interagire tra loro.
Anche se gli scienziati del CERN spendevano molto tempo nella sede del CERN, spesso lavoravano in università e laboratori dislocati nelle loro nazioni e quindi avere un buon sistema di scambio di informazioni era fondamentale. Insieme ai mezzi tradizionali (pubblicazioni su riviste internazionali, conferenze, scambio di idee nelle “coffee room”) gli scienziati avevano cominciato da anni a scambiarsi le informazioni in maniera elettronica, distribuendo in questo formato dati, software e documentazione.
Dal 1980 in poi l’utilizzo della posta elettronica contribuì molto allo scambio di informazioni. Nonostante la possibilità di scambiare informazioni in formato elettronico negli anni ’80 c’erano comunque molti ostacoli allo scambio effettivo dei dati. Erano presenti una vasta varietà di tipi di computer e di sistemi di rete con praticamente nessuna caratteristica in comune, inoltre le informazioni erano di tipo diverso e potevano essere consultate in modi molto diversi tra loro, creando una forte sensazione di sconforto ed inefficienza negli utenti. Tutto questo creò terreno fertile per l’intuizione di Berners-Lee che portò all’invenzione del World Wide Web, il cui scopo principale era permettere agli scienziati di accedere alle informazioni derivanti da qualunque tipo di sistema in una maniera coerente e semplice. Il CERN necessitava quindi di un modello che rispondesse alle problematiche sopra riportate ed in generale che avesse i seguenti requisiti:
• Essere accessibile via rete
• Permettere l’accesso da sistemi eterogenei
• Non essere centralizzato
• Fornire l’accesso a dati esistenti
• Avere aree private
• Avere l’accesso a dati anche in fase di “lavori in corso”.
Requisiti che sono stati soddisfatti grazie a una rete unificata in grado di condividere informazioni in ogni punto del mondo e con dispositivi diversi: era la nascita del WWW.
Le cose continuarono a svilupparsi rapidamente. Nel marzo del 1991 i software necessari per usare il sistema del World Wide Web (il primo browser, di fatto) furono disponibili anche per altre persone al CERN e nell’agosto di quell’anno Berners-Lee annunciò pubblicamente la sua invenzione. Fu attivato il primo server del web negli Stati Uniti, nel centro di ricerca SLAC dell’università di Stanford. A lavorare al progetto furono poi invitate anche altre persone che non facevano parte del CERN, quando diventò chiaro che sarebbero servite molte mani in più per scrivere i codici che avrebbero permesso a migliaia di persone di usare il nuovo sistema. Nell’aprile 1993 il CERN disse che “la tecnologia WWW sarebbe diventata utilizzabile liberamente da tutti, senza bisogno di dover pagare alcuna tassa” al CERN. Alla fine del 1993 c’erano già almeno 500 server per il web, che generavano circa l’1% del traffico di internet.
Il web tuttavia, come invece molti affermano, non è un sinonimo di internet (le app, per fare un esempio tra mille, non sono “web”) ma sarebbe poi diventato il principale servizio di internet, cambiando di fatto il mondo. In quel momento però era solo la descrizione di un sistema per gestire la grande mole di informazioni legata agli esperimenti scientifici al CERN tra i circa 17.000 scienziati che ci lavoravano. Il suo nome non era ancora World Wide Web – Berners-Lee ci arrivò successivamente – ma MESH
Berners-Lee oggi si occupa del World Wide Web Consortium (W3C), l’organizzazione non governativa con il compito di promuovere internet (di cui è fondatore e presidente) e della World Wide Web Foundation, l’associazione fondata nel 2009 con lo scopo di rendere internet aperto e accessibile ovunque nel mondo.