L’Università di Pisa debutta nel settore delle auto realizzando vetture driverless
“I celi solcati da centinaia di machine volanti”, è così che ci si immaginava il futuro. Adesso, a distanza di parecchi anni, sappiamo che le cose sono andate diversamente. Le nostre automobili, pur essendo molto diverse da quelle in circolazione negli anni ottanta, sono ancora saldamente piantate con gli pneumatici per terra. Forse, un giorno, non molto lontano le macchine voleranno davvero ma, un passo alla volta, per ora si sta progettando un nuovo format di auto driverless. E, anche se non è come volare, un’auto a guida autonoma, sicuramente è una bella, ma sopratutto comoda, invenzione.
L’E-Team, la squadra corse dell’Università di Pisa, si adegua al trend tecnologico del momento che sta rivoluzionando il settore dell’auto: realizzare vetture driverless, ossia senza guidatore. La Formula SAE, una competizione fra team di diverse università organizzata dalla Society of Automotive Engineers che consiste nella progettazione e realizzazione di una macchina da corsa, ha recentemente introdotto per le auto di questo tipo un’apposita categoria, che per ora ha visto classificarsi solo squadre straniere. Ma, l’E-Team, dedicherà i propri sforzi alla progettazione e alla realizzazione di un veicolo a guida autonoma competitivo che dovrebbe scendere in pista nel 2020.
Al lavoro, dunque, troviamo, la divisione “Driverless” della squadra, che si pone a fianco alla già presente “Combustion” e, a comporla, sono una decina di studenti dei corsi di studi in Embedded Computer System, Ingegneria robotica, Ingegneria dei veicoli e Ingegneria meccanica. Il team di studenti dell’Università di Pisa punta sul grande valore ingegneristico del progetto e, allo stesso tempo, si fa strada nel mondo dell’innovazione tecnologica, confermando il prestigio di un ateneo che gioca un ruolo fondamentale nel campo della ricerca e dello sviluppo a livello nazionale e internazionale.
Al momento la divisione Driverless dell’E-Team risulta impegnata nella prova di un simulatore che sia in grado di testare gli algoritmi di controllo e i modelli del sistema. I progetti che saranno portati avanti in questa stagione si concentreranno prevalentemente sulla parte di percezione, per la quale è previsto l’utilizzo di una telecamera stereoscopica e di una rete neurale. Ma le ambizioni dei progettisti vanno ben oltre la pista: l’intenzione è quella di sviluppare piani di guida autonoma non direttamente collegati alla Formula SAE. Un importante passo avanti tecnologico, dunque, ma anche un addestramento sul campo per gli studenti che dovranno affrontare le sfide della mobilità del futuro.